AGLI ONORI DELLA CRONACA






















Ora parla Ladinser.
Che chiama in casa le leggi ma soprattutto il Comune.
Quella vasta area di possibile intervento sul campo che lui coglie come il possibile terreno di coltura della microcriminalità, cassa di risonanza del disagio della gente costretta a vivere più in prima linea
Ma sporcare i muri e gettare carte per strada non è poi così grave, no?
"Solo in apparenza. Questa era una città giardino. Adesso se uno si mette a sporcare il muro di casa mia o intervengo io oppure nessuno me lo pulisce. E soprattutto nessuno persegue chi lo fa. Ecco il punto. Se un piccolo vandalo vede che molto è consentito, un vandalo più accanito immagina che tutto lo sia."
Pensa ai mendicanti aggressivi?
"A quelli e anche a altro. Sento persone urlare per strada, altri che si insultano. I cittadini passano e abbassano la testa. C'è una forte immigrazione e non spetta al Comune regolarla. Ma spetta anche al Comune mostrare che certi comportamenti non sono tollerati. Non vedo attenzione sui piccoli episodi".
Immagina vigili urbani più impegnati?
"I vigili fanno un grande lavoro. Si impegnano molto, spesso al limite. Il nodo non sono i singoli agenti. E' che non sono coordinati con le altre forze di polizia. E non sono fortemente motivati verso questo tipo di fenomeni. Stanno molto attenti alle auto, ai divieti di sosta, alla Ztl. E questo è un bene. Ma la gente che vive sotto i ponti, chi ti intimidisce chiedendo l'elemosina in modo aggressivo, quella infinità di muri della città, anche di case e edifici eleganti ridotti a angoli di periferie metropolitane, ecco, in questi casi vorrei che i vigili mostrassero maggiore determinazione. Che dal Comune venissero mandati chiari a questo proposito".
Dunque le leggi sono carenti ma c'è molto spazio anche per il lavoro sul campo.
"Moltissimo. Una volta a Bolzano se gettavi una carta il passante ti guardava male. C'era una sorta di autodisciplina. Ora la gente neppure ci pensa a fare osservazioni rispetto a certi episodi. Accetta e passa via. Ma così cresce la sensazione che si sia alzata l'asticella della permissività. Il decoro è la prima trincea contro la piccola criminalità"
Episodi?
"Il parcheggio centro è il dormitorio quotidiano di decine e decine di persone senza fissa dimora. I sottopassi pure. Come i ponti.
C'è prostituzione aggressiva. Quello è terreno comunale o no? I muri anche pubblici sono terreno comunale o no? E invece vedo tolleranza per chi sporca e nessuno che elenchi sanzioni. Che costerebbe al Comune multare in modo molto salato? Fare campagne di prevenzione anti degrado? Quello sarebbe il nostro compito. Poi possiamo parlare del governo."
Primi provvedimenti?

"I vigili con chiari compiti. Con una vigilanza su fronti fino ad ora ignorati. Una attenzione del Comune verso le proprie possibilità di intervento normativo. E di sanzioni. Pulizia, non farsi intimidire da comportamenti aggressivi, mostrarsi vicini al cittadino nel perseguire i piccoli vandalismi quotidiani. C'è un terreno di intervento vastissimo che ci aspetta. E toccherebbe a noi non a Roma".

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